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Dal Notiziario forestale n° 273 - 275 Aprile , Giugno 1977

Gli anni '50

Sono gli anni in cui, dopo l'amarezza del dopoguerra, si sviluppa la riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato, nei servizi centrali e periferici. Si riaprono vecchie Stazioni, sorgono le nuove casermette; a Roma, nel 1955, si inaugura il Palazzo delle Foreste, quasi a simboleggiare la ricostruzione avvenuta di una nuova Amministrazione Forestale.
Si avverte la mancanza di un foglio che incoraggi, documenti e sostenga lo spirito, il significato, gli uomini che operano al rilancio della presenza forestale nel nostro Paese. Un coraggioso tentativo, nel 1949, per questa iniziativa, non riesce. Occorre rinnovare il vecchio Corriere Silvano, che nel 1926 aveva chiuso le pubblicazioni. Ed è a Milano, nel 1956, che Adriano RIBERA, Valerio BENVENUTI e Domenico RAINESI fondano il "Notiziario forestale ". A Roma immediata è l'adesione di Alberto CAMAITI che sta a Capo della Direzione Generale della Economia Montana e delle Foreste. Il nuovo Notiziario " intraprende cosi il suo cammino, al servizio della valorizzazione delle foreste, per la difesa della natura, per sostenere l'azione pressoché sconosciuta e preziosa dei "soldati della foresta", come li chiama con ammirazione e con amore Adriano RIBERA, che li incoraggia, li accompagna, li difende. Salvatore MUZZI e Giuseppe CAROSI salgono con entusiasmo sulla nuova tribuna per sostenere il valore ed i legittimi diritti dei Forestali.
Intanto, il Parlamento ha affidato nuovi compiti alla Amministrazione delle Foreste: l'attuazione della Legge per la Montagna, ed essa vi si dedica con la tensione ideale, la capacità tecnica e la generosità che la distinguono. Lo testimoniano gli appuntamenti che, con l'appellativo di " feste della montagna ", ogni anno si ripetono, di volta in volta in tutte le regioni d'Italia: il " Notiziario " riporta le cronache di queste celebrazioni che servono a fare il punto ed a decidere nuove realizzazioni per i territori montani. Sostenuti dai forestali, si costituiscono i primi Consigli di Valle, nasce I'UNCEM.
Accanto all'opera di redenzione della montagna, viene ripresa la attività di istituto: ne riferiscono sul "Notiziario", i nomi più prestigiosi di quel tempo: FRANCARDI, CARULLO, SALDARELLI, DE MARTINI, DORIGUZZI, MANNOZZI, JEDDLOWKI, PROTO, ORTISI, QUERINI, STIGLIANI...
Anche l'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali rinnova ed intensifica la sua attività: Giovanni QUATTROCCHI ed Adriano REINA illustrano per i lettori compiti e complessi dell'A.S.F.D. Un profilo forestale dei vari Paesi del mondo viene presentato su ciascun numero da ZAMBELLI, ANZILOTTI, BALSOTTI.
L'amore per gli alberi si manifesta nella annuale celebrazione della "festa degli alberi ": il " Notiziario" prende l'iniziativa di bandire concorsi a premi sui migliori temi di carattere silvano, concorsi ai quali partecipano con entusiasmo scolari e studenti di tutta Italia. La felice iniziativa si ripeterà per molti anni. Il lirico amore silvano di Corrado ARGEGNI arricchisce ogni numero della rivista.
Prende vigore intanto la pioppicoltura: il nome, la scienza, la figura di Giacomo PICCAROLO appaiono sempre più spesso sul" Notiziario " ed ogni anno, per le prolusioni alla Accademia di Firenze, i grandi nomi dei Maestri cominciano a sfilare sulle nostre pagine: PAVARI, TRIFONE, PATRONE, GIACOMINI... e Giorgio La PIRA dà il colpo d'ala ad ogni incontro in Palazzo Vecchio.
Cominciano le prime meditazioni, le prime sollecitudini per la salvaguardia della natura: comincia ad apparire la firma di Mario PAVAN. il " Notiziario " prende posizione in prima linea e manterrà sempre questo privilegio di pochi.
intanto a Trieste ed a Verona i dibattiti sui problemi del legno si infittiscono, cosi in sede internazionale. Ne scrive sulla rivista l'ispettore FUNICIELLO, capo della delegazione forestale italiana.
Ricchissime le rubriche: i corrieri silvani, le statistiche, le note di legislazione forestale, a cura di CANTELMO, i consigli ai montanari, le cronache di gare sportive, di sci e marcia, dove i giovani atleti forestali già primeggiano.
Sul finire degli anni '50, Unione Forestali d'Italia che, nel frattempo, si è irrobustita nelle adesioni e nella organizzazione, chiede ed ottiene la testata del " Notiziario ", e la rivista prosegue a Roma la sua azione già con energia e con successo intrapresa a Milano.

Gli anni '60

I temi già affrontati dal " Notiziario " fin dai suoi primi anni, si sviluppano negli anni '60, si chiariscono e si definiscono in una sempre maggiore presa di coscienza e di carica operativa.
La ripresa economico sociale della montagna si propone nuovi traguardi: sulla base delle esperienze acquisite, Tommaso PANEGROSSI cura la riforma della legge del 1952, le popolazioni si predispongono alla autoamministrazione, si moltiplicano i Consigli di Valle, sorgono le Comunità Montane.
Intanto disastrose alluvioni in Calabria, in Cadore, a Firenze ripropongono la indispensabilità e l'urgenza di una vasta opera di difesa del suolo e di rimboschimento. La Amministrazione Forestale, alla cui guida PIZZIGALLO è subentrato a CAMAIDI, studia i problemi insorgenti, ne offre le soluzioni, sollecita ripetutamente mezzi giuridici e finanziari adeguati. Il " Notiziario" riferisce e sostiene questa azione, riportando relazioni, cronache, iniziative: VOLPINI, CRIVELLARI, CASTELLANI affrontano anche sulla rivista i temi dell'assestamento, PUGLISI e CALABRI espongono nuovi metodi e criteri di imbrigliamento, D'ERRICO di sistemazione dei pascoli. FELICIANI organizza a Bergamo il grande congresso contro gli incendi boschivi.
A Firenze, ai Georgofili, a Bologna, PIZZIGALLO affronta il tema della difesa del suolo e l'insostituibile funzione, per essa, del Corpo Forestale dello Stato, cosi come l'insostituibilità della foresta per la regimazione delle acque, per la conservazione delle sorgenti.
La pubblica opinione comincia ad avvertire l'importanza dei problemi forestali: si fanno più consapevoli le " feste degli alberi ", i giovani, specialmente, nei temi dei concorsi ancora banditi dal " Notiziario ", dimostrano di conoscere meglio il valore degli alberi e di amarli, si ingrossa la corrente in favore della difesa dell'ambiente naturale, si sente usare una parola nuova, " ecologia ", una parola già conosciuta dai lettori del "Notiziario ". Mario PAVAN annuncia nel '64 le prime riserve naturali ed in seguito un progetto di legge per i parchi naturali. GICOMINI e SUSMEL, alla Accademia di Firenze, svolgono da par loro i temi sugli equilibri biologici, sulla foresta nella biosfera, sulla terza dimensione della foresta. L'Accademico SALMI legge a Palazzo Vecchio una prolusione di suggestiva bellezza: "arte, foresta e paesaggio ". Sul " Notiziario " appaiono indimenticabili articoli dell'architetto PORCINAI e di Antonio SAMMARCHI Sono, gli anni '60, ad avvertire la considerazione di questi nuovi aspetti del bosco. Alfonso ALESSANDRINI, sul " Notiziario ", scrive di coscienza naturalistica, intravede i problemi della utilizzazione turistica dei boschi e della montagna, LOBINA e BERTINI partecipano per i forestali, e ne riferiscono sul "Notiziario", ai primi Congressi del Turismo dove sempre più si parla di bosco e di foreste protettive.
I problemi economici del legno, intanto, si fanno più gravi: se ne tratta a Trieste, a Verona, a Roma e l'argomento assume interesse sempre maggiore, in sede nazionale, comunitaria ed internazionale: si moltiplicano comitati, convegni, tavole rotonde. Sul "Notiziario " si infittiscono i servizi, ricchi di dati e di prospettive, da Stresa, da Ginevra, dalla CEE, dalla FAO di Alfonso FRONCILLO; magistrali le relazioni, chiare e sempre complete, di Guglielmo GIORDANO. Prosegue l'ascesa delle colture industriali da legno.
Negli anni '60 si apre e si svolge, talvolta con forti toni polemici, la questione del passaggio dallo Stato alle sorgenti Regioni di alcune competenze in materia forestale: sul "Notiziario " ne trattano PIZZIGALLO, MELOCCHI, MANNOZZI TORINI.
Uno dei collaboratori, tra i primissimi del "Notiziario ", Salvatore MUZZI, inizia ad offrire con continuità ai lettori una serie di articoli di storia forestale: la rievocazione della Scuola Forestale italiana di Vallombrosa, nel suo primo centenario, è il primo di questi scritti che i lettori attendono, ormai sempre, quasi in ogni numero della rivista. Vede anche la luce, in questo decennio che innegabilmente segna una crescita di interesse al" Notiziario ", una nuova rubrica: Filatelia forestale. Alla nuova tematica, condotta con mirabile competenza e con amore da Luigi BOGGIA si appassiona il vasto mondo filatelico non solo italiano, specialmente i giovani che, attraverso i francobolli, imparano a conoscere e ad affezionarsi al mondo forestale e naturalistico. Né possono dimenticarsi, nel " Notiziario" degli anni '60, i "casi interessanti" di VECCHIOLI e la rubrica " caccia e pesca " di BERTOLA.
Negli anni '60 I'UFDI promuove numerose iniziative, per Io più assistenziali, è molto vicina ai ragazzi dell'istituto di Pescia, orfani di forestali; Lobina partecipa ai primi congressi della Unione Sindacati ed Associazioni dei Forestali Europei, rappresentando brillantemente la associazione italiana.

Gli anni '70

L'Annata per la conservazione della natura apre gli anni '70 ed il tema dominerà passando dalle enunciazioni che lo hanno preceduto ai provvedimenti concreti che nei vari Paesi del mondo si vanno attuando.
In Italia è l'Amministrazione Forestale che per prima ha raccolto l'appello dopo averlo provocato e sollecitato da sempre. La foresta e l'Amministrazione Forestale nel quadro della protezione dell'ambiente è l'argomento base che il nuovo Direttore Generale delle Foreste dal 1973, Valerio BENVENUTI, svolge nelle sedi più responsabili, a Roma e a Firenze, a Pavia e a Verona, a Trieste e a Reggio Calabria e che, nella prima Giornata Forestale Mondiale, indetta dalla FAO per il 21 marzo 1974, mobilita tutti alla grande impresa. Il " Notiziario " è in prima linea, da sempre, con tutto il suo impegno: riporta relazioni, studi, discorsi, articoli; particolarmente interessanti quelli di BORTOLOTTI; la stessa rubrica filatelica vi dedica capitoli suggestivi.
Le direttrici della azione forestale sono due: protettiva del suolo attraverso le foreste e produttiva del legno, soprattutto con le colture legnose a rapida crescita. Si tratta sempre più di conciliare ecologia e produzione. Dove va la selvicoltura?, si chiede VOLPINI sul "Notiziario ". Ecologia e selvicoltura è la prolusione di Alessandro DE PHILIPPIS alla Accademia di Firenze, Uomini e Foreste quello di Valerio GIACOMINI nella stessa, autorevolissima sede. E si susseguono convegni, studi, stage di ecologia applicata, alla Marsigliana, a Cagliari, a Montecristo, l'isola prestigiosa che lo Stato ha affidato ai forestali dell'ASFD, dell'ASFD che ha intrapreso su vasta scala la sua azione di difesa ambientale, nelle nuove Riserve naturali, nelle zone protette, nei Parchi da essa gestiti.
I problemi del legno non vengono trascurati: ne fanno fede le cronache del "Notiziario" sui convegni di Palazzo ODESCALCHI prima e del CAMPIDOGLIO e di Bracciano poi, le qiornate di Trieste e di Verona, soprattutto le prime leggi concrete: quella sulla disciplina delle sementi forestali e delle piante da rimboschimento e quella contro gli incendi boschivi, nella cui lotta purtroppo non mancano, anche negli anni '70, olocausti generosi di Guardie Forestali. Si arriva cosi al progetto governativo di riforestazione che il Ministro MARCORA presenta in Parlamento nel gennaio '77.
Il Corpo Forestale dello Stato raccoglie intanto legittimi riconoscimenti e supera la polemica Stato Regioni: alcune cerimonie celebrative presso le Scuole Forestali di Cittaducale e di Sabaudia e, più recentemente, nella foresta lucana di Gallipoli Cognato e nel primo Congresso Nazionale della Associazione Nazionale Sottufficiali e Guardie Forestali, sorta nel frattempo, suggellano stima, riconoscenza, incoraggiamento per la azione futura nei nuovi compiti che lo Stato affida ai forestali, guide e custodi della natura. A Vallombrosa, ogni anno, si alimenta di nuova luce lo spirito dei forestali ed il " Notiziario " è dovunque presente per raccogliere e diffondere i riflessi di questa luce.
Su scala internazionale, comunitaria soprattutto, la presenza dei forestali italiani non è meno attiva: ne fanno eco, sulla rivista, i servizi di Silvano SALVATICI da Edimburgo, da lnterlaken, da Bruxelles, da Belgrado e specialmente il " memorandum per una politica forestale comunitaria " che Valerio BENVENUTI presenta alla CEE, illustrandolo a Verona ed alla Accademia di Firenze con un ampio ricollegamento, in questa sede, ai problemi ed alle prospettive, nelle direttive comunitarie dell'ambiente e della montagna, che i forestali non hanno abbandonato.
Negli anni '70 si definisce più netta la fisionomia dell'UFDI: nel 1973, dopo lunga ed approfondita preparazione condotta da Gavino LENZI, viene approvato un nuovo Statuto. si intensificano le iniziative, particolarmente efficaci quelle dei premi di studio, si tengono molto più spesso le assemblee dei soci. BERTINI è il Presidente degli anni '70. L'USAFEUR, a congresso in Danimarca, stabilisce di tenere quello successivo, il VI, in Italia, ed esso si svolge tra Firenze, la Marsigliana, la Feniglia e Roma, riuscendo pienamente. BENVENUTI viene eletto Presidente dell'USAFEUR.